Un continuo movimento - Alessio Ursida
UN CONTINUO MOVIMENTO
di Alessio Ursida
Parigi Berlino Londra e Genova a confronto
Inaugurazione giovedì 11 Maggio, ore 18.00 11.05.17>28.05.17 dal lunedì alla domenica 14.00-20.00 Ingresso libero
Sala Dogana Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura #uncontinuomovimento #alessioursida #saladogana
Sponsor Luce S.r.l Willy's Art - Parrucchieri Gioielleria Magnone1914
Un viaggio d’immagini che attraversa tre metropoli europee ed una città:
Parigi -Berlino-Londra e Genova, attimi che mettono a confronto l’essenza del loro movimento perpetuo.
Non c’è precisamente una storia da raccontare, ma una connotazione comune da cogliere.
Possiamo parlare di bellezza, grandezza e cultura, ma è la frenesia, l’andare, il percorso che caratterizza ognuna di esse.
Spostarsi da un luogo all’altro diventa un gioco, la dimensione in cui le persone cercano qualcosa o qualcuno: le strade portano ad incontri imprevisti, raggiungono mete indefinite. Ogni fermata è l’inizio di un nuovo percorso.

Un mare circolare di connessioni, persone e storie, un moto perpetuo che spesso strema, costringe alla stanchezza, fa precipitare in uno sfinimento estraniante.
Genova ha molto da dire a riguardo, perché alcune traiettorie ricordano le strade di Parigi, Londra e Berlino, ripetendone i ritmi incalzanti. È La città che beve mare e che di mare si nutre, un cerchio movimentato di incontri.
Renzo Piano dice: una città non è disegnata, semplicemente si fa da sola. Basta ascoltarla, perché la città è il riflesso di tante storie.
E le storie in realtà sono incisioni, posti ben precisi e fermi.
La conflittualità tra il movimento e le persone sta proprio nell’impossibilità di essere definita. Perché in realtà il movimento è un’illusione dei sensi.
Noi siamo fermi, noi siamo in un posto, seduti su una panchina come in viaggio su di un treno, ad osservare il mondo e la natura ciclica delle cose.
Ritrovare il veicolo autentico, anche se il viaggio si allunga, senza perdere di vista le gambe e la strada. Ci sono cose che altrimenti non potremmo assaporare e conoscere.
Fotografare è una scelta interiore, istanti di devozione verso la realtà colta dall’obiettivo: significa capire, nella confusione, le proprie emozioni, fermare, per un solo attimo, questo continuo movimento.